mercoledì 23 Dicembre, 2020

Dopo aver vinto la Borsa di Dottorato di ricerca messa co-finanziata da NBI  (valore di 60.000 euro) e messa a disposizione dal Politecnico di Milano, l’ingegner Francesco Rota, 29 anni, dal 9 dicembre 2020 è Dottore in Ingegneria dell'Innovazione, Manutenzione proattiva e IoT.

Conseguito al Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito dell’ateneo milanese, il Dottorato dell’ingegner Rota si è concluso con una tesi dal titolo
“Un approccio di Manutenzione Proattiva. Innovazione tramite il modello PrIME (ambiente integrato di manutenzione proattiva basata su IoT e reti neurali) per la gestione degli edifici complessi”.

Case studies della tesi di Rota sono l’Ospedale San Luca di Lucca e il Nuovo Ospedale delle Apuane di Massa e Carrara, in cui la gestione dei servizi no-core è affidata a NBI S.p.A. per un periodo di concessione di 20 anni.

Rota nella sua tesi ha condotto un’accurata ricerca definendo un modello per poter predire i guasti degli impianti tramite l’analisi dinamica dei big data e dei bad data tramite le reti neurali. Con l’uso della tecnologia IoT (Internet of Things) i risultati delle predizioni delle reti neurali vengono trasferiti ai vari componenti del team manutenzione di una commessa di lavoro. “Il personale di manutenzione per poter utilizzare questo modello deve descrivere i guasti avvenuti tramite libri macchina - spiega l’ingegner Rota - cosicché le reti neurali possano imparare dai dati dei sensori e dalle informazioni dei manutentori. Insomma - conclude Rota - il modello PrIME permette di passare da un piano di manutenzione statico a uno di tipo dinamico e proattivo, in cui gli interventi non sono più prestabiliti ma definiti sulla base delle reali necessità dell’impianto”.

Durante il suo Dottorato, l’ingegner Francesco Rota ha avuto come supervisor la professoressa Cinzia Talamo, docente ordinario di Sistemi Informativi e Manutenzione e come tutor la professoressa Paola Caputo, docente associato di Sistemi impiantistici (entrambe insegnano al Dipartimento  Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano).

L’ingegner Rota nell’ultimo anno e mezzo ha condotto anche un visiting period prima all’Institute for Risk and Uncertainty dell’Università di Liverpool e poi alla Strathclyde University of Glasow. Nei due atenei, Francesco Rota ha rispettivamente approfondito gli aspetti della ricerca legati all’analisi dei dati tramite reti neurali e aspetti legati all’IoT insieme alle reti neurali.